La vita segreta di una #Insta-star

Come far credere di avere una vita super cool quando anche se vai a letto con le ciabatte di Hello Kitty.
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 Articolo per Sparkle Magazine

Ve lo siete mai chiesti quanto possa essere difficile la vita di una Insta-star?
In questo mondo di web celebrities Instagram è diventata la vetrina più efficace per accalappiarsi “seguaci“. Si, avete capito bene: se-gua-ci, persone che non vedono l’ora di spiarvi al supermercato per vedere di che marca comprate il tonno e imitarvi.
Per i più “OUT“: dicesi Insta-star una persona fisica reale il cui profilo Instagram viene seguito da un numero di followers che finisce per “K”. Come nella “Lettera Scarlatta” di Nathaniel Hawthorne la “K” diventa una discriminante, non significa adulterio come nel classico della letteratura ma fa da spartiacque tra le stelle e le stalle.

 

Un esempio: l’idraulico Mario Rossi di Pinarella di Cervia che posta solo foto di tubature avrà non più di 4 followers (mamma, papà, fidanzata e, se ha un profilo, il cane); la studentessa fashion-lifestyle-food-travel blogger che mangia hashtag a colazione e ha una laurea in “scienza della luce perfetta per valorizzare la fotocamera interna“, al contrario, ne avrà 12K, Dodici-kappa, che significa sia dodicimila che dodici carati, a voi la scelta.

L’articolo di oggi vuole essere la cronaca di quella che potrebbe essere la faticosa giornata di un insta-star:

Drin, drin: la sveglia suona. Con solo un occhio aperto e la bavetta alla bocca controllo il mio Iphone, 530 notifiche e 60 nuovi seguaci: leggo, rispondo e blocco chiunque mi critichi ancora una volta la forma delle mie sopracciglia. Mi alzo dal letto e già mi sale l’ansia: la colazione. Vorrei scofanarmi tre merendine immerse in latte e Nesquik ma non posso. “Loro” mi guardano e mi vogliono #Healthy quindi… prendo il frullatore, taglio frutta e verdura, trito il tutto e il rumore assordante finalmente mi sveglia. Uno Smoothy Detox iper salutare condito di bacche di Goji e pane integrale con Marmellata bio il tutto posato su un’elegante tovaglia provenzale. Scatto la foto dall’alto, in piedi sulla sedia con un Saccottino Mulino Bianco al cioccolato in bocca e il pigiama di pile.
Con fatica arranco verso l’armadio per scegliere l’ #OOTD (Outfit of The Day): lunedì ero chic, ieri ero rock…e oggi? Controllo Instagram per vedere i miei competitors, Chiara Ferragni ieri ha osato un look animalier, ma tanto lei sta dall’altra parte del mondo, con gli orari sballati di NYC nessuno si accorgerà che la sto imitando (decisamente nessuno).
Animalier sia, ma quale? Zebra, tigre, giraffa, cavallino? Corro verso il computer per googlare le nuove tendenze zoologiche fashion e trovo articoli come “Lo zebrato è il nuovo leopardato“.  Mi si accende una lampadina, ecco la soluzione: li indosso entrambi.
Zebrardata di tutto punto sono pronta per trucco e parrucco: sta per arrivare il primo selfie della giornata. Primer, correttore, fondotinta, sfumature di ombretto Caravaggesche per rendere lo sguardo accattivante, da pantera, aggiungendo così un terzo animale allo zoo del mio look.
Sembra tutto pronto per il selfie quando, all’improvviso, dramma: il meteo. Mai nemico peggiore delle Insta-Star del nuvolone che copre il sole rendendo la luce meno naturale e la fotocamera solo uno specchio della cruda verità. Cerco di ricreare, con un’installazione di abat-jours degna di Cattelan, una luce che possa evidenziare i miei zigomi e non il brufolo sul mento. Click, selfie. E’ il momento degli hashtag: #instacool e #instagood non mancano mai ma per sicurezza ne aggiungo altri trenta che così troveranno la mia faccia anche cercando #tostapane.
Dopo due minuti ho già 90 likes ma sto già pensando alla prossima foto: il pranzo non lo condivido, ho mangiato la lasagna della nonna fredda di frigo direttamente dal Tupperware, rimedierò con una foto fatta in palestra (un mese fa, alla lezione di prova) così penseranno che ho saltato il pasto per allenarmi.
Verso le 18 divento ingegnera, calcolando con astuzia l’inclinazione esatta della fotocamera per nascondere che all’aperitivo con le amiche ho preso solo un thè caldo causa dissenteria e inquadrando solamente i cocktail super cool delle mie amiche. Torno a casa e mi strucco, cerco un tutorial Nude Look e mi impiastriccio nuovamente la faccia: foto #Nomakeup.
Un po’ mi sento in colpa ma “Loro” mi guardano sempre, come in un Grande Fratello in versione smartphone, e devono pensare che io vada a letto con una pelle di pesca e in un pigiama di seta leggera. E’ ora di andare a letto, giornata stancante: spengo l’Iphone e ritorno me stessa.